Il verde è il nuovo nero: come soddisfare le aspettative dei consumatori riguardo a una catena del valore trasparente

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October 21, 2022

L'impatto ambientale della moda è un tema di continua attualità e per una buona ragione. Come dichiarato dalle Nazioni Unite, l'industria della moda è "ampiamente ritenuta il secondo settore più inquinante al mondo". Genera oltre il 20% delle acque reflue a livello globale, secondo le Nazioni Unite.

Ecco perché le prossime generazioni di giovani consumatori stanno esercitando una forte pressione sui marchi della moda affinché siano più trasparenti riguardo ai loro prodotti e, in generale, più rispettosi dell'ambiente. L'adolescente attivista per l'ambiente Greta Thunberg, ad esempio, in un'intervista a Vogue ha invocato un cambiamento del sistema a seguito dell'impatto climatico della moda: "I marchi della moda devono assumersi la responsabilità dell'impatto ambientale dei loro prodotti."

Sono tanti i marchi che dichiarano di essere sostenibili. Prima, però, dovremmo intenderci sul significato esatto di sostenibilità. I consumatori si aspettano una reale tracciabilità da un capo all'altro. Per un marchio che si rivolge a consumatori attenti al clima non è sufficiente dire "ci assicuriamo che i nostri fornitori si conformino ai requisiti".

Ecco tre aspetti da considerare per garantire una piena trasparenza nella moda:

1) Partire innanzitutto da specifiche dettagliate

Il primo aspetto chiave è gestire specifiche dettagliate del materiale che arrivino a comprendere anche il filato o il cotone. Dal tipo di fibre impiegate nel tessuto dipende la riciclabilità o meno del prodotto. E per quanto riguarda i prodotti in pelle, vengono impiegati metodi di concia al vegetale? Anche l'eventuale utilizzo nell'imballaggio di altri materiali, come la plastica, e il paese di origine di tutti i componenti del prodotto sono dati importanti.

2) Raccogliere dati analitici da ogni fase della produzione e della spedizione

La produzione comporta molti sprechi, per non parlare dell'elettricità, dei prodotti chimici e dell'uso massiccio di acqua (che è una risorsa limitata). È fondamentale essere trasparenti riguardo al livello di conformità di ciascun fornitore coinvolto nell'intera supply chain, arrivando a comprendere anche i lavoratori nei campi di cotone e non soltanto il fornitore principale. In seguito, il prodotto deve essere spedito alla destinazione finale, ma è possibile farlo in modo da ridurre l'impronta di carbonio?

3) Facilitare l'accesso ai dati da parte dei consumatori

In un mondo ideale, il titolare di un marchio ha accesso a tutti i dati citati sopra. Nel mondo reale, spesso è difficile far pervenire queste informazioni ai consumatori finali, che è invece quello che desiderano. La chiave per affrontare queste difficoltà è controllare i dati da un'unica posizione e successivamente apporre su ogni capo un codice QR che consenta di memorizzare le informazioni pertinenti e di condividerle facilmente con il consumatore.

Come facilmente comprensibile, acquisire un buon controllo di tutti i dati è un compito arduo. Fondamentale è avere le giuste basi per raccogliere e gestire i dati e garantirne l'accessibilità. A meno che i prodotti non siano fabbricati internamente, è consigliabile estendere l'acquisizione dei dati oltre le mura della propria azienda e coinvolgere la produzione e la supply chain per una maggiore trasparenza della catena del valore. Infine, è necessario un modo semplice per consentire ai consumatori di visualizzare i dati, in genere tramite l'utilizzo di codici QR apposti sul prodotto che possono essere scansionati in negozio o pubblicati online.

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